La vitamina C (acido ascorbico) è essenziale alla sintesi del collagene, al funzionamento immunitario e all'assorbimento del ferro non eme. Una carenza può portare a fatica, sanguinamenti e, nei casi severi, allo scorbuto. Per le basi cliniche, vedere la scheda professionale NIH ODS sulla vitamina C.
Sintomi (deficit lieve → scorbuto)
- Fatica, debolezza, irritabilità
- Sanguinamenti gengivali, gengive gonfie e dolenti
- Ecchimosi facili (lividi), petecchie (piccoli punti rossi sulla pelle)
- Cicatrizzazione lenta delle ferite
- Pelle secca e ruvida, peli incarniti (peli a cavatappi)
- Dolori articolari e muscolari
- Nei casi severi/prolungati: scorbuto (anemia, perdita dei denti, emorragie)
Questi segni non sono specifici: necessitano una valutazione clinica e biologica. Per una panoramica, vedere la pagina clinica vitamina C (NIH ODS).
In caso di sanguinamenti gengivali persistenti, ecchimosi inspiegabili, fatica cronica o cicatrizzazione lenta, richiedete un parere medico. La carenza deve essere confermata e presa in carico.
Esami e riferimenti
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Ascorbemia (vitamina C plasmatica): riflette l'apporto recente e lo status generale.
- Valori normali: generalmente ≥ 23 µmol/L (≥ 0,4 mg/dL)
- Deficit: < 11 µmol/L (< 0,2 mg/dL)
- Scorbuto: < 6 µmol/L (< 0,1 mg/dL)
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Emocromo completo (CBC): può rivelare un'anemia (la vitamina C aiuta l'assorbimento del ferro).
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Esame clinico: ricerca di sanguinamenti gengivali, petecchie, ecchimosi, peli incarniti.
In breve: si ragiona prima clinico + ascorbemia. L'emocromo aiuta a precisare il quadro. Vedere anche la scheda professionale NIH ODS sulla vitamina C per i limiti pratici dei dosaggi e i riferimenti di apporti.
Apporti e alimenti
Apporti da mirare
- Europa (EFSA): ≈ 110 mg/giorno (uomini), ≈ 95 mg/giorno (donne); ≈ 85–100 mg/giorno (gravidanza); ≈ 115–120 mg/giorno (allattamento) (vedere valori di riferimento EFSA).
- Stati Uniti (NIH): 90 mg/giorno (uomini), 75 mg/giorno (donne); + 35 mg/giorno per i fumatori; dettagli nella scheda ODS.
Alimenti ricchi di vitamina C
- Peperone rosso (crudo): ~120–190 mg/100 g
- Ribes nero: ~150–200 mg/100 g
- Guava: ~150–250 mg/100 g
- Prezzemolo fresco: ~120–200 mg/100 g
- Cavolo riccio: ~100–150 mg/100 g
- Broccoli (crudi/poco cotti): ~70–110 mg/100 g
- Cavoletti di Bruxelles (poco cotti): ~60–100 mg/100 g
- Kiwi: ~70–100 mg/100 g
- Fragole: ~50–70 mg/100 g
- Arancia/pompelmo: ~40–60 mg/100 g
- Limone: ~40–55 mg/100 g
- Papaya: ~50–70 mg/100 g
- Litchi: ~60–75 mg/100 g
- Crescione/spinaci (crudi): ~30–60 mg/100 g
- Acerola (succo/polvere): molto ricca, variabilità molto elevata secondo prodotto
Per confrontare precisamente, appoggiatevi sulla tabella Ciqual e la scheda NIH ODS che danno ordini di grandezza e precauzioni.
Astuzie: privilegiate crudo o cotture brevi al vapore per limitare le perdite di vitamina C (termosensibile). Variate le fonti: agrumi + verdure + frutti rossi.
FAQ
Come distinguere una carenza di vitamina C da altre carenze? I sanguinamenti gengivali e le petecchie sono abbastanza caratteristici della carenza di vitamina C. L'ascorbemia conferma il deficit.
Gli apporti alimentari sono sufficienti? In generale sì, se l'alimentazione è variata e include frutta fresca + verdure crude/poco cotte. I fumatori hanno bisogni aumentati (+ 35 mg/giorno).
Chi è più a rischio? Fumatori, diete povere di frutta/verdure, alcolismo, malassorbimento (malattie intestinali), anziani isolati, dialisi.
Limiti di sicurezza? UL (limite superiore): ~2.000 mg/giorno (integratori) — oltre, rischio digestivo (diarree) e, in soggetti predisposti, calcoli renali. Vedere rubrica sicurezza ODS.
Quanto tempo per correggere una carenza? Con apporti adeguati (alimentazione + eventuale integrazione), i sintomi migliorano in giorni/settimane. Lo scorbuto necessita una presa in carico medica con dosi elevate.



